• Pubblicata il
  • Autore: Jordi
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Giancarla ha stuzzicato il bancario - Pavia Trasgressiva

Giancarla, la bonazza 54enne inserviente delle pulizie e Pino, bancario circa 72enne, basso, brutto, grassoccio e ridicolo ma che ci prova con donne anche molto più giovani di lui. Giancarla ama fare la garibaldina e far ingelosire le donne e ha sempre affermato che le piace farsela con gente moolto più grande di lei. In questo caso trova pane per i suoi denti: Pina la moglie del bancario infatti, seppur giovane quasi quanto Giancarla, è grassoccia, ridicola e imbranata. Già quando Giancarla si trova, tramite una comune conoscenza, a far le pulizie a casa del tizio, ci sono degli approcci quando lei, con vertiginosa minigonna, gli chiede di reggerle la scala con cui puliva dei vetri in alto. Da lì la scusa: servivano secondo la Giancarla, dei particolari prodotti liquidi per quei vetri ormai rovinati, che si vendevano solo a 27 km dal posto, guarda caso proprio a Massafra, paese di lui… Per cui Giancarla lo invita in macchina dicendo di spiegare alla moglie che si assenteranno per un paio d’ore… La macchina è quella di lui, che però non essendo bravo a fare manovre particolari cede il posto alla più esperta Giancarla. Prima a casa aveva fatto un salto Mary, la figlia 36enne di Giancarla e lei sperava che il bancario non l’avesse adocchiata. Durante il percorso neanche a farlo apposta Giancarla viene chiamata al cellulare dalla figlia con cui si incazza. Dopo la chiamata il bancario le dice: “E' meglio la madre della figlia...”, e lei lusingata: “Grazie, lo so, me lo dicono in molti, l'ha vista bene allora mia figlia... sembra un rospetto!” e continuava a ribadirgli più volte che la figlia era brutta come un rospetto. Il bancario le disse di non esagerare e le ordinò con una scusa di fermarsi: lei si accese una sigaretta e si sfilò gli zoccoli appoggiando i piedi nudi sul pantalone di Pino il bancario stuzzicandolo… Lui cominciò a solleticare intensamente la pianta del piede sinistro di Giancarla che si divincolava... Lei intanto continuava a ribattere che le amiche chiamavano Mary "Mariangela" per la sua presunta somiglianza con la figlia di Fantozzi eheheh... (voleva esser certa che il mandrillo, solitamente attratto dalle più giovani, avesse occhi solo per lei), il bancario continuava a ridere e solleticarle i piedi con sempre maggiore intensità e a un certo punto, cominciando a salire toccando le cosce (lei indossava sempre minigonne...) provò ad armeggiare il sedile di lei per ribaltarlo e saltarle addosso preso dalla passione... Lei si trovò un attimo spiazzata, voleva attendere un pò e allora inizialmente trovò una soluzione a metà e, visto che lui giocava con i piedi e Giancarla il solletico lo soffre molto, afferrò il pisello eccitato del bancario con i suoi piedi e per vari minuti sperimentò che era letteralmente eccitato più di un riccio come neanche un 25enne... dopodichè arrivano a interrompere il momento topico una serie di telefonate di corteggiatori di Giancarla sia più grandi, sia più giovani di lei (persino amici della figlia!) a cui lei risponde freddamente scocciata e poi ricomincia a coccolare il bancario un pò per volta. Lui si complimenta del fatto che lei riesce a guidare molto bene pure mentre fuma, mentre parla al cellulare, e anche con gli zoccoli. Lei allora, scherzando “Anche con le zoccole… anche senza zoccole”, e, sfilandosi gli zoccoli, incomincia a guidare per un pò a piedi nudi, scalza. A un certo punto, rivolgendosi a lui (che però non è dottore in medicina), gli dice: “Dottore, ho i piedi stanchi, fermiamoci un pò, me li massaggerebbe?”. E lo stronzo si ritrova nuovamente sui suoi pantaloni i piedi carini di Giancarla non smaltati (numero 38-39) con poco più su le sue levigate e belle cosce. Pur non essendo esperto, è stuzzicato dall’idea e incomincia il massaggio ai piedi, e allora lei trova la scusa che cercava: “Ma che fa...? Così mi fa di nuovo il solleticooo, aiuti...!”. Lui, sempre più stuzzicato ed eccitato ci prende gusto e, tenendole fermo il piede con la mano sinistra, con le dita della mano destra incomincia davvero a torturare di solletico la pianta del piede sinistro di Giancarla così procurandole una sensazione da impazzire che è un misto di piacere e sofferenza… La sequenza si protrae per alcuni minuti e nel frattempo lei, guardando e avvertendo nuovamente il pacco eccitato del bancario esclama: “Però, dottore, noto che la qualcosa la diverte sempre…wow!”. Lei gli prende la mano destra e gliela conduce tra le sue tette (due provole, sesta abbondante) mentre il vecchio mandrillo bancario Pino l’altra mano ce l’ha già tra le cosce di Giancarla che gli afferra il pene per fargli una sega trovandolo eccitato come un riccio... In quel mentre sul più bello richiama la figlia che si becca gli strali della madre. A una sua precisa domanda, lui le fa capire che la aiuterà a risolvere dei protesti bancari procurati a Giancarla, tanto per cambiare, dalla figlia ma lascia intendere che non fa niente per niente. Lei non risponde e va sparata con l’auto e lui la rimprovera. Lei provocante: “E’ il mio piede che spinge l’acceleratore…”. Lui le riprende i piedi e glieli annusa, li lecca e le solletica le piante per punirla… I piedi di Giancarla lo mandano ai pazzi ma stavolta il bancario si finge incazzato e decide di riprendere a guidare lui sulla via del ritorno… Ma è una sorta di trappola per lei, non è fesso lo stronzo. A questo punto lui vuole solo fottere e non dice una parola, fa una studiata marcia indietro all’uso suo per cui il sedere della macchina sbatte violentemente sui muretti a secco, tipici della zona, facendo sobbalzare la Giancarla. Pur di provare a farsela non ha esitato a danneggiare la sua propria stessa auto. Lui ne approfitta per armeggiare il sedile di lei per ribaltarlo (a far queste manovre è bravissimo…), stavolta ci riesce bene, non c’è nessuna resistenza e Giancarla in men che non si dica se lo ritrova addosso che le bacia il collo e la sua levigatissima e stupenda pelle da ragazzina e, mentre pensa a quant’è bona, ormai letteralmente eccitato più di un riccio, le sbottona la camicia. Lei si toglie il reggiseno con le sue sontuose mammelle grosse quanto due provoloni (una sesta piena: che poppe!), cominciano una serie di pompe, seghe, spagnole, smorza-candela e via dicendo, lei gli va a cavallo, lui è eccitato da pazzi e se la scopa come un riccio. La scena si ripeterà più volte in seguito nella Golf Volkswagen di Giancarla… Giancarla, eccitata, si sfoga dicendo “alla faccia di quella stronza di mia figlia…”. Giancarla e il vecchio mandrillo bancario Pino sono come la paglia e il fuoco a contatto e per lui tira più un pelo di Giancarla che una mandria di buoi... Le amiche più giovani di Giancarla si accorgono di quanto lei sia desiderata più di loro e sono alquanto gelose...

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