• Pubblicata il
  • Autore: DANIELE S.
  • Categoria: Racconti trans
IN PENSIONE ALLE ISOLE CANARIE – secondo capitolo – Gran Canaria (SPAGNA) - Pavia Trasgressiva

IN PENSIONE ALLE ISOLE CANARIE – secondo capitolo – Gran Canaria (SPAGNA) - Pavia Trasgressiva

Mi sedetti sullo sgabello e Chloe si avvicinò, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
- Spero che ti è piaciuto che ho succhiato il cazzo...
- Oh sì, è il miglior pompino che io abbia mai ricevuto... grazie...
- Io sono nel mio affare mestruale, ma se piace, puoi fuck me nel culo... 
Inutile dire che ci trasferimmo sul mio letto e lei ricominciò a darsi da fare per farmi drizzare di nuovo. Dopo essersi spalmata della strana crema africana, si mise a pecorina trattenendo i bermuda a fil di culo e, inspiegabilmente, mi fece spegnere tutte le luci in modo che la stanza fosse completamente buia. La sentii muoversi, afferrare il mio uccello e inserirlo nel suo buco del culo centimetro dopo centimetro.
Una volta arrivata fino alle balle, iniziò a muoversi avanti e indietro, e la sensazione divenne così intensa che, malgrado fosse la seconda e malgrado la mia età, non ci volle molto tempo prima che le riempissi il culo di autentica sborra calabrese.
Eravamo due a zero e il mio cazzo era in rianimazione, perciò le chiesi se potevo leccarla, ma lei disse di no. Ci facemmo una doccia insieme e lei si ritirò nella sua stanza.  Scoppiò un temporale e , proprio mentre stavo addormentandomi felice e appagato, bussò alla mia porta e mi domandò se poteva dormire con me perché aveva paura dei tuoni. Potevo rifiutare? Nooooo!
Indossava soltanto una canotta e dei pantaloncini, e approfittando della situazione, le chiesi di togliersi la canottiera perché volevo sentire le sue tettine contro il mio corpo. Le chiesi anche perchè le piaceva farsi sodomizzare. Non fu molto esauriente, disse solo che era affascinata dal gusto dello sperma e dagli orgasmi che provava quando un cazzo le veniva nel culo.
Ero perplesso, ma non insistetti e ribadii che non c'era da aver paura e che eravamo al sicuro. Però mentre parlavamo, fuori contesto, Chloe chiese anche se sua zia Sofia poteva venirla a trovare.
Stanco e mezzo addormentato, le risposi di sì.
La mattina, dopo la colazione, suonò il campanello. Chloe andò a vedere chi era e, quando tornò, era già con sua zia.. Cazzo... che tempismo! Aveva circa 50 anni, era vedova, nera pure lei, e aveva un corpo per il quale potresti uccidere. Chloe mi presentò come il suo benefattore (in segno di ruffianeria e rispetto), e io le lasciai per farmi una nuotata nel fantastico mare lì vicino. Quindi mi levai i bermuda e mi immersi nell'acqua meravigliosamente calda completamente nudo.
CONTINUA

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