• Pubblicata il 11/10/2011
• Autore: Charlie

La badante marocchina all'ospedale - Pavia Trasgressiva

salve, sono un ragazzo di 26 anni. da qualche giorno stavo in ospedale per un problema di giramenti di testa. nella stanza a fianco era ricoverato un signore anziano con una ragazza che lo accudiva dalle 18,30 alle 10,30.
la vedevo tutti i giorni passare incrociando lo sguardo: alta 1,75 circa, mora, con un seno 4a misura.
3 giorni prima che mi dimettano dall'ospedale mi decido a conscerla. Erano le 22,30 circa, dormivano tutti. mi faccio vedere nel corridoio, arriva alta, mora, con poca immaginazione lasciata alla vista sul seno.scambiamo 1 ora di chiacchere, i miei occhi cadono sempre lì nei suoi seni gonfi. mi lascia il suo numero, e ognuno nella sua stanza.
il giorno dopo scambiamo qualche messaggio. la sera la vedo arrivare tutta tirata, tacco 12, capelli piastrati, pantacalza nera, e seno come sempre strabordante.
le scrivo e lei risponde
sempre sulle 22,30 quando tutti dormono, ecco il secondo incontro in corridoio. qualcosa in lei era cambiato dalla sera prima, io la mangiavo con gli occhi (dopo 2 settimane di ospedale...) e lei stava al gioco degli sguardi. le propongo di accompagnarmi nel bagno del corridoio, e non esita un attimo.
ci ritroviamo nel bagno, porta chiusa a chiave, la sbatto al muro e inizio a baciarla in bocca con le lingue che si arrotolano tra di loro. la voglia è alle stelle. la mia mano arriva diretta tra le sue gambe, è bagnatissima. le tolgo il coprispalle, e in un sol colpo la canottiera e il reggiseno, 2 mega poppe davanti ai miei occhi e inizio a leccarle, mentre con la dita sono dentro di lei.
la spoglio completamente, e mi abbasso mutande e pantaloni.
inizia a spompinarmi, io a sedere nel water, lei in ginocchio davanti a me, mentre col piede continuo a massaggiargliela e sentire quanto è bagnata.
d'un tratto non resisto, la giro a pecora e glielo meto dentro nella sua fica caldissima e inondata! lei trattiene i mugolii per non farci sentire, e in pochi minuti le venni copiosamente sulla schiena.
ci siamo lavati, ricomposti e ognuno è tornato nella sua stanza.
la sera dopo stessa scena, compresa doccia insieme.
poi mi mandarono a casa! ma il suo numero è quì a portata di mano...

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