Vacanza a Creta - Pavia Trasgressiva

Vacanza a Creta - Pavia Trasgressiva

La meta della nostre vacanze, quest'anno, è stata l'isola di Creta in una bella struttura ad una ventina di chilometri da Heraklion, la sua capitale.
Nei primi giorni di permanenza, il tempo era un po' strano e aveva permesso solo sporadicamente a mia moglie di fare i suoi desiderati bagni di sole. Avevamo noleggiato un gommone e con quello avevamo raggiunto una spiaggietta non frequentata. Il mare non era ancora tanto caldo ma io feci ugualmente il bagno.
Visto appunto che non c'era nessuno, mia moglie, una 37enne discreta che ci tiene alle sue curve, aveva preso il sole senza reggiseno e aveva infilato in mezzo al sedere lo slip del costume, per abbronzare anche le sue belle e tornite chiappe.

Il giorno dopo, il sole nicchiava ad uscire ed allora abbiamo deciso di fare una gita a Heraklion, spostandoci con il loro mezzi pubblici, abbastanza obsoleti ma che vanno sempre, chissà come mai.

Passeggiando per una strada del centro, mia moglie vide un bikini molto ridotto e, rivolgendosi a me, disse che le sarebbe piaciuto indossarlo sulla spiaggetta. Io le dissi che le sarebbe stato benissimo e che non c'era motivo di non comperarlo.
In effetti, mia moglie mi piace quando la spoglio e la trovo vestita con intimo sexy certamente quel bikini molto esiguo le sarebbe stato favolosamente e mi avrebbe sicuramente arrapato; per quello spinsi mia moglie ad acquistarlo.
Entrammo, dunque, nel negozio e si fece avanti un giovanotto molto abbronzato e, devo riconoscerlo, anche molto bello. Aveva un sorriso a 64 denti che spiccavano sul viso abbronzato.
Non posso negare di avere guardato mia moglie, da dietro gli occhiali da sole, e mi parve intuire una certa agitazione in lei. Un po' quello che mi capita quando incontro una bella e sexy donna a parlare in inglese, un po' stentato a dire il vero; ci chiese da dove venivamo e saputo che eravamo italiani, con nostra sorpresa, ci parlò tranquillamente e bene in italiano. Egli aveva fatto diversi anni di studio in Italia per cui la nostra lingua aveva pochi segreti.
Mia moglie aveva qualche titubanza a chiedere il bikini che desiderava, forse perché ancora scompensata dalla vista del fusto. Allora presi i l'iniziativa e gli chiesi se mia moglie poteva provare quel costume da bagno. "Naturalmente" rispose " e le diede un piccola salvietta salva slip (beh, era parecchio piccola tanto da chiedermi cosa avrebbe potuto proteggere).
Mia moglie allora prese il costume e si diresse verso la cabina di prova.
In quel momento, squillo il mio telefono: era l'ufficio. Allora, per non farmi sentire cosa dicevo, uscii sul marciapiede ma con lo sguardo rivolto verso l'interno.
Io non potevo sentire che mia moglie mi chiamava per chiedermi un parere, ma vidi il giovanotto dirigersi verso la cabina.
Terminai la telefonata e rientrando nel negozio, sentivo la sua voce che magnificava il costume ma che esso era bello perché lei era bella. In effetti, arrivato vicino la cabina con mia moglie che continuava a roteare per farsi ammirare, stava benissimo ed il bikini era uno string, come slip, che lasciva completamente scoperte le due natiche, Entrambi noi uomini stavamo mangiando con gli occhi quella parte del corpo; a me non sfuggì neppure che il reggiseno era altrettanto minimo e che copriva solo parzialmente il seno facendo capire che la sua terza era ben messa.

Nel passare per il negozio avevo visto su un manichino un vestito corto con le spalline a spaghetto e che lasciava ampiamente la schiena scoperta, che mi sarebbe piaciuto vedere indosso a mia moglie, che non ama molto il troppo corto. Lo proposi ed anche il giovanotto disse che avevo buon gusto. Mia moglie tolse il reggiseno del costume, per nulla intimorita della presenza del giovanotto (per me lo aveva fatto di proposito) e lo indossò: uno schianto, tanto da farmi venire duro il cazzo.
Contrariamente a quanto pensassi, anche a mia moglie piacque (forse per lo sguardo intenso del giovane) ed allora acquistammo tutti e due.
Quando stavamo per uscire, il giovanotto ci chiese dove eravamo e che se non sapevamo dove andare, quella sera aveva organizzato una festa fra amici, fra cui anche alcuni italiani.
Mia moglie non lasciò passare neppure un secondo e gli disse di sì. Cosa che mi fece capire che il giovane l'aveva proprio attizzata.
Concordammo come fare e lui ci disse che avrebbe mandato un taxi a prenderci, in modo da non sbagliare perché era appena un po' fuori dalla Capitale. Disse anche che la cena era a base di una cernia offerta da un suo amico. Ad entrambi, il menù, anche solo come base, piacque visto che adoriamo il pesce.

Mentre ritornavamo per prendere il pullman, cingevo mia moglie al fianco e mi pareva di sentire come delle vibrazioni. "Bello quel tipo, vero?" le dissi subdolamente. Lei mi guardò molto intensamente ma non rispose. Certi silenzi valgono grandi assensi.

Giunti in albergo, andammo a sistemarci; avevamo circa un'oretta di tempo. Mia moglie era indecisa su cosa indossare ed allora le proposi il vestito che avevamo comperato oggi. " Sì, hai proprio ragione. Mi sono trovata subito molto bene " disse. " Eri un incanto " le dissi io " tanto che mi ero tutto eccitato. È molto tempo che non indossi un vestito così corto ". Era un vestito color crema, attillato fino sui fianchi e poi leggermente svasato e la lunghezza era un po' sopra della metà della coscia.
Lo indossò nuda come era ed allora uscì tutto il mio essere porco e le proposi di stare così, senza niente sotto. Mi guardò come per darmi del deficiente ma una frazione di secondo dopo, sorrise sardonicamente e disse che l'idea le piaceva. " E se mi facesse la corte il giovanotto e questo mi piacesse? " mi disse. " Siamo in vacanza e bisogna godere di tutto. A te piace molto il giovanotto e se ti facesse la corte mi piacerebbe anche partecipare ". " Che brutto porco che sei " mi disse ma non ci pensò assolutamente a negare.

Arrivò il taxi e ci portò alla casa del giovane. In macchina allungai la mano fra le cosce di mia moglie, mentre la baciavo, e le sentii la figa tutta bagnata. " Quanta voglia hai di fartelo? " le chiesi? Come risposta mi mordicchio il lobo dell'orecchio. Non c'era bisogno di altre precisazioni.

Arrivammo e fummo accolti con il suo smagliante sorriso da Antonio (chiamiamolo così il giovanotto del negozio) e baciò mia moglie sulle guance. Ci fece strada mentre sentivamo un sottofondo della classica musica greca che proveniva da un grande atrio dove era imbandita una tavolata di ogni ben di Dio, quale aperitivo ed antipasto. Antonio ci presentò ai tre giovanotti che era gli ospiti italiani. Erano anch'essi dei gran pezzi di ragazzi e credo che la loro vista aumentò la libidine a mia moglie che sapeva di essere osservata ai raggi ics. Il vestito dava maggiore risalto alla figura di mia moglie, ai capezzoli turgidi dalla sua eccitazione e, mentre camminava la parte svasata del vestito ondeggiava scoprendo di più le cosce tornite di mia moglie.
Ma essi non potevano ancora sapere che sotto non c'era niente da esaminare!

In un momento che rimasi solo con mia moglie (l'unico di tutto il resto della serata, a dire il vero)misi la mano sulla la figa di mia moglie. Era bagnatissima! La baciai con ardore sapendo che questo aumentava la sua voglia. In quel mentre entrarono tutti e quattro ed uno di essi disse che era molto bello vederci baciare.
"È vero e lei bacia molto bene" dissi io, sempre in modo subdolo per indirizzare in un certo modo la serata.

Iniziando l'antipasto stando in piedi, prendemmo qualche bicchiere di vino bianco, bello fresco, che scendeva molto bene ma che presto andò in testa, a mia moglie soprattutto, che beve raramente. Mentre giravamo attorno al tavolo per servirci non potei non notare come gli astanti, si strusciassero contro mia moglie, con una scusa o l'altra e come lei non si fosse mai ritratta. La cosa mi stava eccitando incredibilmente prevedendo qualcosa che non avevamo mai fatto. Mia moglie era eccitatissima, lo vedevo dai capezzoli durissimi e dalle gote leggermente arrossate.

Mi avvicinai e le chiesi se stava bene. Mi guardò con occhi languidi e mi sussurrò che è tutta bagnata e che glielo hanno strusciato contro il culo tutti quanti e che questo l'ha fatta impazzire.

Cominciammo a mangiare quell'enorme pesce e a bere sempre di quel buon bianco; mia moglie era fra Antonio ed un altro e, vedendo che le braccia dei vicini erano parzialmente sparite, potevo pensare che la stavano pastrugnando Feci cade il tovagliolo e chinandomi vidi mia moglie con le gambe divaricate ed appoggiate alle loro gambe che si faceva palpare e sditalinare. Infatti, ora le gote erano piuttosto sul rosso.
Avevo il cazzo durissimo, quasi per scoppiare: mi piaceva moltissimo vedere a mia moglie porca e disponibile. Certo non l'avrei mai pensata in questo modo.

Allora mi alzai e messomi dietro a mia moglie, le baciai la nuca, dapprima, e poi cominciai a mordicchiarle il lobo dell'orecchio. Le mani dei due, avendo raggiunto molto rapidamente mia moglie, non avevano potuto ritrarsi ed allora io aggiunsi anche la mia, quasi a dare il via ai giochi.

Mi moglie si girò è mi baciò forsennatamente, poi si rivolse verso Antonio e lo baciò con altrettanta foga, due, tre baci; vedevo le loro lingue che si intrecciavano. Io intanto continuavo a baciarle la nuca e a sditalinarla: era fradicia, mai sentita così. Tanto che mentre baciava l'altro commensale aveva sicuramente degli orgasmi. Antonio intanto le aveva abbassato le spalline del vestito scoprendo le due meravigliose tette ed aveva cominciato a leccare e succhiare il capezzolo che ora, libero, si stava ancora ingrossando. Anche l'altro, ritirò la mano e cominciò a palparle l'altro seno, a trastullarsi con il capezzolo lungo e grosso.

Gli altri due intanto si erano già spogliati sfoderando due cazzi di tutto rispetto, che non erano ancora al massimo. Girarono la sedia in modo che mia moglie fosse diretta verso di loro e le presentarono le due cappelle. Mia moglie cominciò a leccare e succhiare e li guardava negli occhi come per dire che erano di suo gradimento.

Anche noi ci spogliammo e alzandola di peso la portammo a sedere sul divano, mentre lei continuava a spompinare; Ci piazzammo allora tutti davanti a lei che aveva cinque cazzi a disposizione, tutti di una certa dimensione, soprattutto Antonio che era proprio superdotato. Quando lo prese in bocca, lo guardò negli occhi con uno sguardo indefinibile come per ringraziarlo.

Intanto io cercavo di condurre il gioco e tanto feci che riuscii a sfilarle il vestito. Mi sedetti sul divano e, aiutato dagli altri mi impalai mia moglie che non aveva mai sentito il mio cazzo così duro né io la figa così bagnata e larga. La sentivo ansimare mentre pompava il cazzo di uno o dell'altro; io l'aiutavo nel movimento di andirivieni ma stavo per scoppiare perché la situazione era tutta nuova. Allora mi ritrassi, lasciando il posto ad un altro che continuò la mia opera con colpi molto forti. Si ritrasse anche lui dopo cinque minuti per evitare di venire e cedette il posto ad un altro mentre noi ci mettevamo in fila per farci fare il pompino. Quando ciucciava il mio mi guardava con tanto amore e riconoscenza. Non v'era alcun dubbio che avesse degli orgasmi a ripetizione.

Ad un certo punto il giovane che la stava scopando tolse il cazzo bagnatissimo fino alle palle e glielo punto nel culo, buco che mi ha sempre concesso con il contagocce. Non si ritrasse ma anzi spinse anche lei per farsi penetrare e a cominciare a godere. Allora dissi ad Antonio di infilarlo contemporaneamente nella figa in modo da fare un bel sandwitsch. Non se lo fece ripetere e dopo un attimo aveva impalato anche lui mia moglie che lo baciava sulla bocca quasi innamorata.
Ella aveva iniziato già da tempo ad emettere urletti di piacere ma quando lui la penetrò ebbe dei sussulti e dei rantolii da tanto fosse forte il piacere che le donava con quel cazzo lungo e grosso. Quello che la inculava venne ed allora Antonio si distese sul divano, sempre baciandosi, con mia moglie sopra in modo che era lì con il culo alla portata di tutti. La prendemmo per diverse ore in tutti i buchi. Alla fine mi accorsi che mia moglie li aveva arrossati e sbrodolanti di liquido seminale. Senza contare quello che lei aveva poi anche bevuto.

Mi avvicinai, stremato ma felice, e la baciai ricambiato ardentemente. "Ti amo" mi disse " e amo anche questi ragazzi ma soprattutto Antonio". Non ero affatto geloso, anzi la cosa mi faceva piacere perché era anche il suo di piacere, fisico ed interiore.

Vedemmo spuntare l'alba, tutti nudi con i cazzi flosci con lei abbracciata ad Antonio ed un altro dei giovanotti. Facemmo un abbondante colazione per riprendere le forze. Io ero venuto quattro volte e dunque ne avevo bisogno.

Ci coricammo alla belle meglio nel lettone che pure grande possa essere non è facile dare ospitalità a sei persone; tre di loro, infatti, andarono in salotto lasciando me ed Antonio con mia moglie. Mi addormentai e quando mi svegliai ero solo. Girai per casa ma vidi solo gli altri tre ancora addormentati.
Presi la scala che scendeva in qualche posto ed aprii la porta con circospezione: avevo capito che mia moglie si stava facendo scopare da Antonio, che voleva donarsi tutta a lui, si vede. Infatti i sospiri e le frasi di sprone erano inequivocabili. Volli rimanere nell'oscuro e fare il guardone.
Misi la testa nella stanza dove vidi mia moglie avvinghiata ad un tavolo per riuscire a tenere il botto dei gran colpi che Antonio le sferrava: alcuni colpi nella figa ed altri nel culo, alternativamente.
Durò a lungo la danza fino a quando mia moglie gli disse di venire che lo voleva sentire schizzare tutto dentro nella figa.
Fu un momento di grandissima goduria anche per me che mi stavo sparando una sega. Ma non mi feci vedere o sentire; volevo rimanesse un loro momento.

Comparvero dopo un po', abbracciati con lei che teneva il suo cazzo nella mano. Si avvicinarono a me e mia moglie mi baciò, mi prese la mano e la porto sulla sua figa che era tutta appiccicaticcia di seme. " Ho fatto l'amore con Antonio in tutti i buchi: è proprio un amore. Se abitasse in Italia lo vorrei come mio amante fisso in casa " mi disse. Io sorrisi e le dissi che era bello che avesse unito il piacere del sesso con quello di un sentimento.

Rientrammo in albergo, perché Antonio doveva andare a lavorare ed in camera, dopo esserci rinfrescati, mia moglie mi confidò che Antonio era innamorato di lei e che avrebbe voluta averla come ospite da sabato sera e per tutta la domenica, giorno della nostra partenza. " Senza di me? " chiesi. Lei annuì ed io allora le chiesi cosa voleva lei.

"Si, lo voglio anch'io. Ha un cazzo che mi fa vedere il firmamento quando me lo infila. Scusa ma sono proprio infoiata di lui. Stanotte tutto è stato splendido con tutti ma con lui è stato proprio speciale." Mi disse, alzandosi. Si avvicinò, mi baciò e mi chiese " Vado? ". Le feci presente che ciò mi rammaricava un poco ma capivo il sentimento di entrambi ed allora acconsentii.

E così è iniziata la mia vita da cuckold, compiaciuto di avere una bella moglie porca

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